IL CONTATTO CON LA NATURA HA EFFETTI BENEFICI SU ANSIA, STRESS E IMPULSIVITÀ
A volte la soluzione è a portata di …piede!
Si parla molto dell’effetto benefico che il contatto con la natura può avere sul nostro stato mentale ed emotivo.
Da una ricerca condotta dalla Standford University è emerso che, chi cammina in mezzo alla natura, riscontra importanti miglioramenti nel controllo dello stress, dell’ansia e dei pensieri intrusivi.
Ma la novità è che l’immersione nella natura ha un’influenza positiva anche a livello cognitivo cioè su tutti quei processi che implicano percezione, immaginazione, memoria, ragionamento e apprendimento.
L’esperimento consisteva nel far compiere a un gruppo di persone una camminata al giorno di 90 minuti in un ambiente urbano e ad un altro gruppo in un ambiente naturale, queste persone, a seguito della camminata, sono state sottoposte a test specifici riguardanti sia l’area emotiva che quella cognitiva.
Dopo la camminata nella natura si è potuto rilevare un aumento, a livello di prestazioni della memoria di lavoro, che è di fondamentale importanza nel ragionamento e nei processi decisionali.
A volte stiamo chiusi in ufficio e ci arrovelliamo cercando la soluzione migliore al nostro problema, quando una camminata nel parco può darci serenità e, al contempo, maggiore lucidità mentale per operare la nostra scelta.
Il fatto è che, per la maggior parte delle persone, uscire dall’ufficio per un’ora a camminare è una perdita di tempo, se non stiamo davanti a un pc o seduti a una scrivania non ci sentiamo produttivi.
Scatta il senso di colpa, l’ansia per il tempo che scorre, la paura di non portare a termine il lavoro, e non ci rendiamo conto che, tutte queste emozioni negative, ci appannano il cervello.
Nonostante i nostri sforzi, spesso ci troviamo di fronte a un risultato che non è quello sperato.
Pensa che un’altra ricerca, condotta da un Team di Psicologi provenienti da varie Università americane, ha messo in correlazione l’esposizione a scenari naturali con l’impulsività.
Siamo stati abituati a pensare che l’impulsività sia un tratto caratteriale, ed in parte può essere vero, ma a ognuno di noi capita di agire d’impulso senza prendersi il tempo dovuto per riflettere sulle proprie azioni o sulle proprie parole, salvo poi pentirsi di non aver contato fino a 10 prima di agire.
Succede quando siamo stanchi o stressati, quando la nostra mente è iperaffollata, quando facciamo troppe cose alla volta, quando siamo arrabbiati.
Ma succede soprattutto perché ci siamo disabituati ad aspettare.
Viviamo in un’epoca in cui la velocità è all’ordine del giorno, in cui dobbiamo smarcare, checkare, rispondere immediatamente.
A livello macro potremmo dire che l’uomo moderno preferisce l’uovo oggi piuttosto che la gallina domani.
Tuttavia questo sistema ha portato tutti ad essere un po’ più impulsivi e questo incide grandemente sui nostri processi decisionali di ogni giorno.
Il guaio è che non ce ne rendiamo conto.
Dare risposte troppo impulsive, significa non darsi il tempo di avere una visione sulle conseguenze che quelle riposte possono portare.
Essere impulsivi riduce la nostra capacità previsionale, la nostra razionalità e diminuisce la nostra attenzione.
Ecco, in questa ricerca si evidenzia come la sola esposizione a scenari naturali rallenti l’impulsività e cambi la percezione del tempo.
Significa che il solo guardare immagini naturali ci può dare la percezione di avere più tempo a disposizione per riflettere meglio sulle nostre decisioni.
Pensa come l’effetto si potenzia attraverso un reale contatto con la natura.
Forse ti starai chiedendo come mai questo succede?
La ricerca ce lo spiega: sembra che la natura ci trasmetta inconsciamente un’idea di abbondanza.
Effettivamente la natura ha un’infinità di risorse e queste risorse sono accessibili e disponibili per tutti.
Un ambiente invece urbano, costruito e artificiale, trasmette un’idea di competitività in cui dare una risposta prima degli altri è vista come un’esigenza, di conseguenza alimenta la tendenza ad agire impulsivamente.
Non sentire continuamente l’urgenza del tempo, meno ansia e maggior autocontrollo, decisioni meno impulsive e più lucide: non sono queste alcune delle risposte che noi tutti cerchiamo?
E ce le abbiamo a portata di…piede!
Una camminata nel parco o, al limite, se proprio non è possibile, contemplare un’immagine naturale (anche lo sfondo del desktop o un video su YouTube vanno bene come soluzioni di emergenza) può fare tutto questo, oltre che migliorare l’umore!
Noi siamo dei piccoli ecosistemi, quindi è verosimile che, se abbiamo imparato ad utilizzare l’impulsività come abitudine, ad esempio, sul lavoro, è molto probabile che la utilizzeremo anche in altri ambiti della nostra vita, come la salute, il denaro o le relazioni.
Capisci che queste sono informazioni da non sottovalutare, perché sono basilari per i nostri processi decisionali e la qualità della nostra vita dipende dalla qualità delle decisioni che prendiamo ogni giorno.
Naturalmente non è sufficiente uscire e camminare nel parco, soprattutto se mentre lo facciamo pensiamo a ciò che dobbiamo dire alla prossima riunione, parliamo al telefono, organizziamo il pomeriggio di nostro figlio o stiliamo la lista della spesa.
Dev’essere una camminata mindful non mind-full, altrimenti non funziona.
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