LEGGERE POTENZIA IL CERVELLO E RIDUCE LO STRESS

Sicuramente avrai sentito molte volte nel corso della tua vita che leggere fa bene. 

Ai tempi della scuola dovevamo leggere per migliorare le nostre competenze lessicali e, probabilmente, come tutte le cose che ci vengono imposte e che facciamo per dovere più che piacere, non lo trovavamo molto divertente. 

Ora che siamo adulti e possiamo permetterci di leggere per piacere, molti ostacoli si frappongono tra noi e la lettura.

Leggiamo già montagne di mail al lavoro, rientriamo tardi e ora che abbiamo finito di sistemare casa e figli stramazziamo sul divano senza forze, abbiamo la testa così piena che preferiamo fare zapping davanti alla tv. 

Ti riconosci? 

L’Associazione Italiana Editori nel rapporto AIE 2020 riporta che “tra i cinque maggiori mercati editoriali europei, l’Italia è il Paese con il più basso indice di lettura di libri tra la popolazione adulta”. 

Sono dati sconfortanti perché non solo i libri sono portatori di cultura e civiltà, ma sono anche strumenti di benessere. 

L’Università americana di Emroy ha pubblicato i risultati di una ricerca condotta nel 2017 da cui emerge come la lettura abbia molti effetti benefici sul nostro cervello. 

I nostri insegnanti avevano ragione: la lettura aumenta la connettività nella zona del cervello deputata alla ricezione della lingua, tuttavia questo è l’aspetto meno sorprendente. 

Hai mai letto un romanzo talmente coinvolgente che mentre lo leggevi ti sembrava di essere dentro la storia?   

Questo succede a causa dell’aumento della connettività nella zona del cervello responsabile dell’attività motoria e sensoriale che ti permette, mentre leggi, di vedere immagini, di sentire profumi, di provare emozioni, di commuoverti, di stare con il fiato sospeso, di piangere e di ridere. 

Leggere aumenta la materia bianca nel nostro cervello, potenzia la nostra memoria e rinforza la nostra capacità attentiva. 

Ma c’è un altro fatto sorprendente: tutti questi effetti collaterali benefici non sono momentanei, cioè questi cambiamenti positivi all’interno del nostro cervello non avvengono solo ed esclusivamente mentre stiamo leggendo, ma continuano per giorni e anche durante il sonno. Insomma, una vera e propria terapia! 

Guardare la tv non ha lo stesso effetto perché i media non danno al nostro cervello il tempo necessario per immaginare la narrazione, quindi la sperimentazione di cui parlavo prima non è possibile.

Per questioni di tempo ci siamo abituati a leggere molto sul web, ma anche questo purtroppo non porta gli stessi benefici della lettura tradizionale: passiamo velocemente da una pagina all’altra, apriamo e chiudiamo finestre secondo la cultura del multitasking, leggiamo a spizzichi e bocconi. 

Sapevi che il browsing affatica il cervello e gli fa consumare il glucosio, che ti permette di avere motivazione, attenzione e focalizzazione? 

Queste abitudini hanno portato l’uomo moderno a ricercare velocemente il dettaglio all’interno di una pagina saltando vorticosamente da un punto all’altro invece che seguire la linearità del flow della storia. 

Se tutto ciò ancora non ti avesse convinto, la Sussex University, dopo uno studio sperimentale, ha decretato la lettura il miglior metodo di rilassamento in situazioni di forte stress. 

Voi dopo una giornata pesante come ti rilassi?

• Guardando la tv?
• Sdraiati sul divano ad ascoltare buona musica?
• In poltrona bevendo una tazza di tisana?

Bè, sappi che la lettura batte in percentuale tutti questi modi di rilassarsi. 

Il battito cardiaco diminuisce e le tensioni muscolari si allentano, molto più rapidamente e del 68% in più rispetto ai modi sopra citati.

È, secondo me, una scoperta interessante perché nell’immaginario comune leggere è un’attività faticosa, necessita di uno sforzo intellettuale, della giusta concentrazione, e invece questo studio ci dice di prendere un libro come se fosse una tazza di tisana, di non pensarci troppo, di iniziare a leggere e il resto verrà da sé. 

Perché non provarci? 

Qualcuno potrebbe obiettare: dipende dal libro!

Certo, sono d’accordo! 

Anche se le neuroscienze ci dicono che è l’attività del leggere a dare benefici non il libro in sé, quindi potremmo leggere un libro di cucina o un poliziesco e il risultato sarebbe lo stesso. 

Tuttavia concordo sul fatto che la scelta del libro deve essere coerente con il momento che scegliamo per leggere: se siamo molto stanchi o assonnati meglio preferire un libro meno impegnativo per trama o contenuto, se vogliamo svagarci e rilassarci forse è meglio scegliere un genere che ci appassiona. 

Se posso condividere la mia esperienza di lettrice con te, devo dirti che fino a qualche anno fa ero uno di quelle persone che una volta iniziato un libro dovevo finirlo per forza, anche se scritto male o poco interessante. 

Capita, infatti, di comprare un libro perché ispirati dal titolo o soltanto dalla copertina, ma scoprire, una volta iniziato, che non risponde alle tue aspettative.

Ecco tempo fa l’avrei comunque finito, sforzandomi, saltando qualche pagina qua e là, a fatica ma l’avrei finito (salvo poi, stremata dall’esperienza, passare settimane senza leggere altro). 

Poi ho “incontrato” Daniel Pennac. 

Una sua frase famosa è “il verbo leggere non sopporta l’imperativo” ed è già abbastanza eloquente, ma poi ho scoperto che ha stilato i 10 diritti del lettore tra cui il terzo è proprio “il diritto di non finire un libro”. 

Quindi, dal momento che le neuroscienze dimostrano che leggere può letteralmente cambiare il nostro cervello, il mio consiglio è leggi! 

Leggi di tutto, ovunque e comunque, poche pagine, nei ritagli di tempo, lascia un libro a metà e iniziane un altro…non ci sono regole da rispettare, i benefici li noterai da subìto. 

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